Straordinari fermi ai valori pre-contratto: Confintesa FP sollecita il MEF sull’adeguamento retributivo
Roma, 29 luglio 2025 – Con una comunicazione ufficiale indirizzata al Capo Dipartimento dell’Amministrazione Generale del MEF, ing. Fabrizio Curcio, e al Direttore dei Sistemi Informativi e dell’Innovazione, dott. Alessandro Bacci, Confintesa Funzione Pubblica ha formalmente denunciato la persistente inadempienza nell’applicazione del CCNL Funzioni Centrali 2022-2024, con particolare riferimento all’adeguamento dei compensi per lavoro straordinario.
Il sindacato guidato da Claudia Ratti sottolinea come, a oltre cinque mesi dalla scadenza del termine per l’adeguamento amministrativo – fissato al 26 febbraio 2025 – il sistema NoiPA non abbia ancora aggiornato le basi di calcolo, continuando a liquidare il lavoro straordinario con importi obsoleti, non più in linea con le tabelle retributive in vigore dal 1° gennaio 2024.
Il nodo: articoli 30 e 31 del CCNL
Nel dettaglio, l’articolo 30 del contratto collettivo ha previsto un incremento degli stipendi tabellari, mentre l’articolo 31 stabilisce espressamente che tali nuovi valori “hanno effetto sul compenso per lavoro straordinario”. Si tratta, evidenzia Confintesa FP, di un automatismo contrattuale che non lascia spazio a interpretazioni o discrezionalità da parte delle amministrazioni.
Il contratto, sottoscritto in via definitiva il 27 gennaio 2025, obbliga gli enti a recepire le modifiche entro 30 giorni. Una scadenza che è stata ampiamente disattesa.
Conseguenze gravi per il personale
La mancata applicazione del contratto sta determinando, secondo il sindacato, un doppio danno per i lavoratori: da un lato, il personale percepisce mensilmente una retribuzione inferiore a quella dovuta, dall’altro si accumulano arretrati che, con il passare del tempo, diventano sempre più complessi da gestire e liquidare.
Confintesa FP segnala inoltre un paradosso: nel 2022, a fronte dell’implementazione del CCNL 2019-2021, lo stesso MEF, con la nota NoiPA n. 83/2022, aveva riconosciuto esplicitamente la necessità di adeguare gli importi tabellari dello straordinario. Una coerenza che oggi viene meno, generando disorientamento e sfiducia tra il personale.
La richiesta: adeguamento immediato e pagamento degli arretrati
Il sindacato chiede un intervento immediato e risolutivo, affinché siano:
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aggiornati i sistemi di calcolo del compenso per lavoro straordinario;
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liquidate tutte le somme spettanti a partire dal 1° gennaio 2024, inclusi gli arretrati;
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comunicate con trasparenza le tempistiche previste per la piena applicazione del contratto.
In assenza di risposte concrete, Confintesa FP si riserva di intraprendere tutte le iniziative necessarie a tutela dei diritti del personale rappresentato.
“La buona fede e la correttezza nella gestione dei rapporti contrattuali – conclude la nota – non possono essere sacrificati sull’altare della burocrazia informatica. Il lavoro straordinario va retribuito in modo giusto e aggiornato, come stabilito dal contratto collettivo e nel rispetto della dignità dei lavoratori pubblici.”

