Avvocatura e PEO 2024: un’occasione persa!
Sinceramente speravamo, visto il tempo speso e gli incontri intercorsi, di poter sottoscrivere un Accordo che riconoscesse il valore della Professionalità posseduta/acquisita, in tanti anni di attività lavorativa svolta, presso l’Avvocatura dello Stato.
Purtroppo, ci siamo ritrovati con un Accordo, secondo Noi svilente per i lavoratori e per questo non sottoscrivibile.
Cosa non ci è piaciuto dell’Accordo proposto dall’Amministrazione ed oggetto dei vari incontri sindacali?
Innanzitutto, la mancanza di qualsivoglia riconoscimento della professionalità acquisita “totalmente” in ambito dell’Avvocatura dello Stato rispetto a quella maturata nella generica Pubblica Amministrazione.
A tal proposito avevamo proposto due alternative:
- Assegnare un punteggio, seppur di poco, aggiuntivo per ogni anno di attività svolta in Avvocatura (ad esempio: 0,2 punti in più per ciascun anno di servizio prestato presso l’Avvocatura);
- Oppure far rilevare tale differenza in caso di parità di punteggio finale, inserendo la dicitura: A parità di punteggio avrà la precedenza in graduatoria il dipendente con maggiore esperienza professionale maturata con contratto di lavoro subordinato presso l’Avvocatura dello Stato.
Entrambe le proposte sono state cassate dal tavolo negoziale.
Altro punto di caduta dell’Accordo proposto è quello che, attraverso l’operazione del togli un punto qua mettine due di là, si è arrivati, ad appiattire le competenze (Titoli posseduti e degli Incarichi svolti) dalle colleghe e dai colleghi dell’Avvocatura.
Quando i lavoratori si trovano a dare va tutto bene quando dovrebbero ricevere così non è!
È stato detto, durante le varie discussioni, che agli incarichi, essendo molti di questi già retribuiti (vedi le P.O.), non andassero neanche presi in considerazione come punteggio aggiuntivo nelle Progressioni Economiche: scusate ma che c’entra?
Se mi è stato assegnato un incarico è perché sono stato valutato professionalmente idoneo a portarlo a termine ed è un carico di lavoro aggiuntivo non un punto di demerito.
Quindi, con lo stesso ragionamento, se e quando verrà riconosciuta, ad esempio, anche in Avvocatura “l’indennità per gli incarichi tecnici” questi poi non verranno presi in considerazione per le future progressioni economiche?
Nel senso che più ti impegni e meno possibilità avrai che Ti venga riconosciuto il merito?
Stesso discorso dicasi per i titoli di studi posseduti.
Prima le Amministrazioni attivano concorsi che richiedono/valorizzano al massimo le professionalità possedute (Lauree, Master ecc.), poi, in fase di “premialità” interna, si svilisce il più possibile il valore aggiunto che questi Titoli dovrebbero avere.
Anche questi criteri, sempre secondo noi, concorrono a rendere poco o per nulla attrattiva la Pubblica Amministrazione in generale e l’Avvocatura dello Stato nello specifico.
Se a tutto questo ci aggiungiamo il sistema di gestione di altri Istituti, come ad esempio quello del lavoro da remoto, il gioco è fatto!
Confintesa FP è da sempre sostenitrice della valorizzazione della meritocrazia; la professionalità acquisita in anni di appartenenza nella stessa Amministrazione non può non essere adeguatamente valutata; stesso discorso vale per i titoli di studio e/o gli incarichi assegnati dall’Amministrazione, indipendentemente dal fatto che siano già retribuiti o meno.
Abbiamo deciso, quindi, di non sottoscrivere tale Accordo, così come non abbiamo sottoscritto la nota congiunta con la quale “le parti si impegnano, entro il primo quadrimestre dell’anno 2025, a riunirsi per rivedere i criteri per l’attribuzione dei differenziali stipendiali con decorrenza 1° gennaio 2025, segnatamente con riguardo all’individuazione di un elenco dettagliato e più precisamente descrittivo degli incarichi che saranno poi oggetto di valutazione e di attribuzione di punteggio nei suddetti criteri” ritenendola più una dichiarazione di buoni propositi che altro, anche in considerazione del CCNL 2024-2026 di cui si dovrà tenere conto.
Come dicevano gli antichi…..”Beato chi c’ha un occhio”!
Il tempo per addivenire ad un Accordo più equo e rispettoso delle preziose professionalità presenti in Avvocatura c’era tutto, forse è mancata la volontà!
Vi terremo aggiornati!
Il Coordinatore Nazionale
Walter Marusic