La UGL e i conti che non tornavano…..
C’è da pensare quando si vede che in un conto corrente della Confederazione erano depositati al 1 giugno 2015 più di € 166.000 che al 25 agosto erano diventati 149.713,47.
Se non ci credete, ecco il saldo nelle due date che abbiamo indicato.
C’è da pensare anche sul fatto che non venissero pagati gli stipendi (ma sicuramente i loro stipendi non hanno mai smesso di essere pagati) di molti lavoratori.
E’ molto facile intuirlo: scaricare la colpa “sul contenzioso e sui 4 gatti che rompono le scatole a 65 anni di storia della UGL”, mentre la verità è un’altra.
Il contenzioso si chiude, se si vuole. Mentre la scusa del contenzioso è molto comoda, per permettere di fare operazioni di importi molto alti senza che nessuno disturbi il manovratore, scaricando le colpe ad altri. Qualcuno avrà pensato che fa comodo avere persone su cui scaricare le responsabilità. Perché far cessare tutto questo con un accordo?
I soldi per gli stipendi ci sono e ci sono sempre stati, ma è meglio non pagare dando la colpa ad altri!
In questo modo si gestiscono sottobanco alcuni affari poco chiari, come il versamento con una mano di € 285.000 al CAF per “ripianare le sue perdite”, e con l’altra mano e nello stesso giorno il CAF versa alla Confederazione lo stesso importo.
E stiamo parlando di metà luglio, non di anni fa…. mentre i dipendenti aspettano!
Questo è un piccolo esempio della gestione finanziaria di questi signori, per le pochissime cose che siamo riusciti ad accertare (e denunciare) dalla mia elezione del 10 agosto scorso.
Il contenzioso c’entra poco con gli stipendi non pagati, ma quando una persona è rimossa dall’incarico due volte di seguito da un giudice, e ci riprova la terza volta, senza voler tentare alcun accordo, tutte le persone di buon senso capirebbero dove stanno le responsabilità e dove si nascondono gli alibi di una condotta spericolata e menefreghista.
Segretario Generale
Taddeo Albanese