Il Governo Renzi e il gioco delle tre carte!

tasche vuoteCome sempre più spesso accade i nodi vengono al pettine e con loro tutte le “bufale” raccontate per nasconderli.

 Come ben saprete la Legge di Stabilità, dopo la Bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato e la firma apposta dal Capo dello Stato, è approdata in Senato per l’iter parlamentare che, entro il 31 dicembre prossimo, porterà alla sua approvazione definitiva ed ufficializzazione con la pubblicazione in Gazzetta.

 La Legge di stabilità oltre ai tagli alle Regioni, ai Ministeri ed alle Amministrazioni ricomprese nel D.lvo 165/2001 in generis, riporta al suo interno, e più precisamente al comma 11, dell’art.16 (Giovani eccellenze nella Pubblica Amministrazione), la “cristallizzazione” dei Fondi di Amministrazione così come ridotti – non chiamateli tagli che si arrabbiano – con la legge di assestamento emanata nel mese di Luglio di quest’anno.

Tradotto vuol dire che: con la Legge di assestamento i Fondi di Amministrazione sono stati, a chi più a chi meno, ridotti per poi utilizzarli, con la Legge di stabilità, quale tetto all’importo massimo erogabile ai  lavoratori per il triennio successivo.

Qualcuno si ricorda, per caso, del tetto stipendiale fissato a quanto  percepito nel 2010, di Brunettiana memoria? Ecco è lo stesso principio traslato sul salario accessorio.

 Il giochetto messo in atto dal Governo, oltre a risparmi di spesa, ancora una volta fatti sulla pelle dei lavoratori e non sugli sprechi e/o sulle ruberie, servirà a finanziare l’aumento contrattuale.

 E qui torniamo al gioco delle tre carte: da una parte Ti tolgo e pure tanto, dall’altra Ti do ma molto meno.

Dalla Finanza creativa siamo arrivati alla Contrattazione creativa: i lavoratori si pagano di tasca propria gli aumenti salariali.

Per fortuna i lavoratori si stanno accorgendo del “furto con destrezza” e in molti Dicasteri si stanno organizzando varie forme di protesta.

Al MEF ad esempio è stato indetto lo stato di agitazione, con assemblee giornaliere dei lavoratori, finché la parte politica (Ministro, capo di Gabinetto, Sottosegretario) non darà risposte chiare e precise sull’utilizzo dei soldi dei dipendenti e conseguentemente verranno scelte altre forme di lotta.

Ci auguriamo che non solo i lavoratori dei Ministeri ma anche i cittadini si accorgano che queste Politiche economiche sulla pelle dei lavoratori e dei pensionati non portano da nessuna parte se non nel baratro della povertà per intere classi di cittadini.

 

Walter Marusic

Segretario di Roma e Lazio

One Response to “Il Governo Renzi e il gioco delle tre carte!

  • angela rita
    8 anni ago

    l’unica forza che ha il MIBACT risiede nei musei: chiudiamoli tutti per il giubileo e noi amministrativi supportiamo i custodi. Se oggi scioperano gli amministrativi il lavoro si può fare anche domani, se chiudono i musei non si torna indietro: pensate a Fanceschini e Renzi come rosicano!!!!

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